Erse un viaggio parte, innanzitutto, con delle aspettative. Si dice che non è importante la meta ma quello che si prova durante il tragitto. Anche nella stesura di un progetto funziona proprio così. La vera emozione è la creazione, il pensiero che diventa realtà, la scelta dei dettagli, la concretizzazione di armonia. 

Questa volta non vi porto lontano, facciamo 1 ora di volo circa e atterriamo in una delle città più romantiche al mondo: Parigi 

Città che amo profondamente, visitata per la prima volta all'età di 37 anni e da allora luogo, per me, di evasione costante. Un mondo in cui sembra che il tempo si sia fermato ed ogni volta mi pare di vederla con occhi nuovi. 

Stare lì è come stare in campagna, pur vivendo nel centro di una delle metropoli più belle al mondo. È come vivere in un’isola, in un'oasi, seppur circondata da milioni di persone. 

Ogni portone di accesso ad appartamenti o hotel si apre in una corte centrale, uno spazio che fa quasi da collante sociale. Un luogo di passaggio, sia in ingresso che in uscita, luogo di scambio, luogo di ritrovo. Questo schema architettonico, permette di far diventare il giardino, non più l'aggiunta all'abitazione, ma il cuore, il luogo protetto, pulsante, quotidiano. All'interno gli appartamenti sono rifiniti, a volte, con materiali poveri, che risentono di quella cultura francese basata sul prodotto standard. Gli schemi distributivi sono vari, ma il cardine, all'interno, è sempre la luce (che non manca mai). 

Poi ci sono i duplex, in cui il salone , al piano terra è a contatto con la corte e riserva una sorta di spazio privato alle stanze superiori. Passeggiare per Parigi vi fornirà lezioni di storia, architettura, bellezza e visioni diverse della vita. Investita, negli ultimi anni, da progetti di architettura moderna come la Fondation Louis Vuitton o il Centre George Pompidou di Renzo Piano, per me Parigi resta sempre il fulcro del NEO-DECÒ. Appartamenti, grandi o piccoli, non arredati, ma "vissuti", abitati da cuori e non da persone, dove il nuovo e il vecchio, il lusso e la semplicità, convivono senza bisogno di compromessi. 

Una città , non un singolo progetto fatto di case "abitate", sentite, condivise, che, ancora una volta, valorizzano chi le vive perché, nonostante il contesto, riportano la natura, la storia e lo charme all'interno di ogni ambiente. 

“Respirare Parigi, conserva l’anima”. 

(Victor Hugo)