24 gennaio 2022
Decreto anti-frodi & Legge di Bilancio 2022
Tutte le novità in materia
Analizziamo ora quali sono state le due più recenti novità sul tema.
La prima è senz’altro il Decreto Antifrodi (D.L. 157/2021). Con il Decreto infatti diventa obbligatorio il rilascio del Visto di Conformità e dell’Asseverazione di congruità delle spese in caso di cessione del credito o sconto in fattura anche per tutti gli altri bonus edilizi diversi dal Superbonus 110.
La seconda è naturalmente la Legge di Bilancio 2022 che ha introdotto alcune nuove disposizioni ai fini della cessione del credito o dello sconto in fattura.
Non sono più richieste l’Asseverazione di congruità delle spese e l’emissione del Visto di Conformità per tutti quegli interventi che rientrano nell’ambito dell’edilizia libera e presentano lavori di importo fino a € 10.000.
Fanno eccezione i lavori le cui spese sono oggetto di bonus facciate: anche se realizzati in edilizia libera sono necessari l’asseverazione ed il visto di conformità.
Soffermiamoci sul limite di € 10.000. È interessante notare che questo importo si intenda come un “limite assoluto”. Vale a dire che è comprensivo di IVA nonché di tutte le voci detraibili nell’ambito del medesimo intervento.
Sono quindi da includersi anche le spese per le (eventuali) prestazioni professionali.
Asseverazione e Visto di Conformità: sono detraibili?
La risposta è sì. Infatti tra le spese detraibili rientrano certamente pure quelle sostenute per ottenere il rilascio del Visto di Conformità e dell’Asseverazione di congruità delle spese sostenute.
Asseverazione e Visto di Conformità: per quali lavori non sono richiesti.
Non è richiesta per i lavori di edilizia libera si fa riferimento a lavori per cui non è richiesto alcun titolo abilitativo. Quindi non è nemmeno obbligatorio notificare alcuna comunicazione preventiva al Comune di pertinenza.
Nel caso di Superbonus 110, all’Asseverazione di cui sopra, è necessario affiancare anche l’Asseverazione di congruità delle spese sostenute. Quest’ultima prevede di riferirsi a:
• prezzari delle Regioni o delle Province Autonome;
• prezzario DEI - Tipografia del Genio Civile;
• i cosiddetti “listini ufficiali” delle Camere di Commercio.
In mancanza di dati sufficientemente circostanziati si fa riferimento alla situazione progettuale, effettuando un’analisi dei prezzi correnti di mercato.
Il Visto di Conformità è invece un documento economico, rilasciato da un professionista commercialista, tributarista, fiscalista abilitato. Per intenderci lo rilascia il Consulente del Lavoro, o il CAF o il Commercialista. Il Visto di conformità serve ad attestare la sussistenza dei presupposti di diritto, in esito alla possibilità di fruire dei bonus edilizi per i quali tale certificazione è obbligatoria.
Legge di Bilancio 2022:
il quadro aggiornato su edilizia libera e serramenti
Cosa si intende per edilizia libera?
Trattasi della classificazione in categorie dei diversi interventi in ambito edilizio, trattata nel Decreto Ministeriale del 2 Marzo 2018, conosciuto come “Glossario per l’edilizia”.
Il testo compirà 4 anni tra pochi mesi, ma non ha mai riscosso particolare interesse da parte del settore ed è stato poco considerato anche in diversi ambiti pubblici. I suoi contenuti sono però chiari e univoci. Infatti, nell’allegato al Decreto è presente una tabella
Le possibili alternative relative al primo aspetto sono definite dal DPR 380/01 e s.m.i. e consistono in:
- Manutenzione ordinaria;
- Manutenzione straordinaria;
- Restauro e risanamento conservativo;
- Ristrutturazione edilizia;
- Nuova edificazione;
- Ristrutturazione urbanistica.
Per quanto riguarda il nuovo regime giuridico, invece, il Glossario per l’edilizia classifica le tipologie di titoli edilizi attraverso le seguenti alternative:
- Edilizia libera;
- CILA, Comunicazione Inizio Attività;
- SCIA, Segnalazione Certificata Inizio Attività;
- Super SCIA, Segnalazione Certificata Inizio Attività alternativa al Permesso di Costruire;
- PdC, Permesso di Costruire.
Sostituzione/riparazione/rinnovamento dei serramenti sono trattati nella seconda pagina dell’allegato al Glossario e rientrano, in relazione al secondo criterio, nell’ambito dell’edilizia libera.
La rinnovata importanza di questo tema sta nel fatto che il comma 29 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio esclude gli interventi classificati in edilizia libera (e gli interventi di importo inferiore ai € 10.000) dall’obbligo di visto di conformità e di asseverazione tecnica, ovvero dai paletti introdotti dall’ex DL antifrode, poi trasfuso all’interno della Legge di Bilancio.
Risulta quindi particolarmente importante determinare la categoria giuridica di appartenenza per i vari interventi, in modo da capire se tali passaggi burocratici risultino necessari o meno.
Detto questo, vanno fatte due precisazioni conclusive:
- È sempre valido il criterio dell’“assorbimento”: nel caso in cui la sostituzione dei serramenti avvenga nell’ambito di un intervento più articolato per cui è stata aperta una pratica edilizia, la sostituzione degli infissi viene ricompresa nella categoria dei lavori più importanti e, conseguentemente, non rientra più in ambito di edilizia libera;
- l’Agenzia delle Entrate, nella Guida alla ristrutturazione edilizia, non ha mai recepito le indicazioni contenute nel Decreto suddetto. Ciò non toglie validità al Decreto stesso, ma rappresenta un refuso spesso fonte di incomprensioni.
[Arch. Cristina Carraro e Ing. Gianfranco Lovato]